BOCCIATO IL RICORSO FERRARI PER IL GP DEL MESSICO
E' stato respinto il ricorso che la Ferrari ha voluto presentare contro i provvedimenti del Gran Premio del Messico. La penalità di 10 secondi inflitta al Vettel rimarrà nonostante il pilota tedesco della
Ferrari sia stato protagonista di un duello con entrambe le Red Bull che hanno fatto emergere il suo talento, un po spento nelle ultime uscite. La manovra su Ricciardo è stata corretta perché ha lasciato quello spazio sufficiente nella chiusura affinché l'australiano potesse eseguire la traiettoria. Questo
provvedimento preso dalla Federazione mette in evidenza la grande contraddizione di un'associazione che vuole rivedere ossessivamente i regolamenti tecnici al fine di rendere questo sport più spettacolare ma che allo stesso tempo penalizza chiunque voglia intraprendere delle manovre spettacolari. Questa pedissequa applicazione e osservanza della legge da un lato fa venire meno lo spirito di questo sport, dall'altro ne riduce fortemente la spettacolarità. E' giusto punire le manovre che mettono a repentaglio la
sicurezza dei piloti; ma non è corretto, per il rispetto dello sport e dello spirito combattivo con cui questo in particolare è nato, penalizzare chiunque voglia valorizzare l'agonismo e quindi lo spettacolo stesso. In quella lettera a Charlie Whiting scritta da Vettel nel dopo gara, il ferrarista avrebbe proprio dovuto porgere questo quesito: come si può la Federazione essere ossessionata dalla ricerca dello spettacolo, quando è proprio la stessa Federazione ad impedirlo? Ora con l'arrivo di Liberty Media alla guida del
Circus e l'ingresso di Ross Brown, ci si attende uno sfoltimento di burocratismo e un rinnovamento che possa riportare questo sport ad avere l'attenzione che merita.
Le parole di Maurizio Arrivabene dopo la bocciatura:
E' stato nostro dovere presentare nuovi elementi per quanto successo in Messico. La Formula 1 ha bisogno di semplificarsi, per esempio l'unsafe release che è regolata da una ventina di pagine. Si deve riscrivere le regole da capo.
Gli fa eco Niki Lauda, che a proposito dei regolamenti dice:
A questo punto l'unica soluzione è togliere tutti i regolamenti e lasciare i piloti correre. Lasciateli correre come vogliono!