GP MELBOURNE 2018, AUSTRALIA ANCORA TERRA DI VETTEL

(foto da motorbox.com)

Domenica 25 marzo è iniziato, per la gioia di tutti i tifosi, il mondiale di Formula 1 2018. Come oramai di consuetudine, la prima gara ha avuto luogo in Australia in quel di Melbourne, ad Albert Park. A trionfare con una strategia perfetta il ferrarista Sebastian Vettel, mentre Hamilton si è dovuto accodare. Un ottimo podio arriva anche per Kimi Raikkonen.

Al via del GP di Melbourne parte in pole position il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, davanti alle due Ferrari di Raikkonen e Vettel e Max Verstappen con la Red Bull. Una penalità ha costretto Ricciardo a partire dalla settima piazza, mentre l’altro pilota delle Frecce d’Argento, Valtteri Bottas, autore di un incidente in Q2 e di una successiva penalizzazione, è scattato dal 15° posto. Sulla griglia di partenza c’è tuttavia un ritorno d’onore, ovvero quello dell’Alfa-Romeo, che ritorna in Formula 1 come title sponsor con la Sauber.

A semafori spenti Lewis mantiene la prima posizione, ma è dietro che Kevin Magnussen (Haas) compie un sorpasso inaspettato sul superiore Verstappen. L’altra Red Bull, invece, comincia la rimonta con Daniel Ricciardo che supera il tedesco Nico Hulkenberg (Renault) in un sorpasso deciso a curva-13. Nello stesso giro l’esordiente in casa Williams, Sergej Sirotkin, è indotto al ritiro così come Marcus Ericsson con la Alfa-Romeo Sauber.

Il primo e vero brivido arriva al 10° giro, quando l’olandese della Red Bull si gira in curva-1 nel tentativo di avvicinarsi a Magnussen. Nessun problema tecnico però per il numero 33, che può proseguire la sua gara alle spalle di Hulkenberg dopo aver perso 3 posizioni. Al 15° giro il motore Honda della Toro Rosso di Gasly dà segni di cedimento, che lo porteranno al ritiro alla 17esima tornata. Il primo dei big a fermarsi è Raikkonen al 19°, lo segue Hamilton al 20°, entrambi montano gomme soft (le più dure messe a disposizione). Intanto Seb è davanti. Si ferma anche Verstappen al 21°, ma al rientro è solo 14°.Al 23° giro ha inizio l’inferno Haas: dopo il pit-stop si ferma Magnussen a causa della gomma posteriore sinistra non fissata bene. Ironia della sorte: al giro 25 stessa sorte capiterà anche a Grosjean, mentre Ricciardo ne approfitta e al rientro si colloca in quarta piazza. Qui la strategia Ferrari ha cambiato le sorti della gara: in regime di virtual safety car, Vettel rientra ai box guadagnando secondi preziosi su Hamilton grazie a traiettorie più strette nelle ultime curve e ad un’accelerazione al limite all’ingresso della pit-lane. Ciò ha fatto sì che il tedesco rimanesse davanti a Lewis al rientro dai box spiazzando tutti i tifosi e lo stesso Hamilton. Nel frattempo entra la safety car.

Al 31° giro rientra la safety car e riprende la gara nel suo totale agonismo con il campione del mondo in carica che cerca più volte di attaccare il ferrarista in prima posizione oscillando in un distacco tra +0.500 a +1.200. Dietro invece Ricciardo riapre la lotta per il podio avvicinandosi a Kimi Raikkonen, tuttavia le posizioni rimarranno invariate fino al termine della gara. Dopo un inizio non perfetto, Sebastian riesce a riprendere il suo ritmo gara davanti ad un Lewis Hamilton piuttosto innervosito, lo dimostra l’errore in curva al 47° giro. Da qui in poi qualche problema sulla Mercedes di Hamilton, che continuerà a perdere decimi e secondi sulla SF71H di Seb e rischierà addirittura di essere sopravanzato dalla coppia Raikkonen-Ricciardo. Dietro invece gara fenomenale di Fernando Alonso, che conclude 5° davanti a Verstappen.

La prima vittoria stagionale va dunque a Sebastian Vettel, che si aggiudica 25 punti importantissimi dopo un Gran Premio destinato a Hamilton già dai test di Barcellona. Sul gradino più basso del podio sale Kimi Raikkonen con una gara sorprendente, infatti era da molto tempo che non lo si vedeva così in forma. La Ferrari c’è, anche se la Mercedes sembra essere ancora il team da battere.

Alessandro Cendron