HALO UFFICIALE, SULLE MONOPOSTO DAL 2018
Ora è ufficiale: dopo varie incertezze, sarà l’Halo il profilo di sicurezza scelto dalla FIA da montare sulle monoposto a partire dalla stagione 2018.
La notizia è arrivata poco fa, tra sorpresa e anche, se vogliamo, incredulità da parte di tutti, piloti compresi. L’installazione è già stata provata nel corso delle passate stagioni, durante le prove libere e non vi sono emersi particolari aspetti positivi, soprattutto da parte dei piloti, i veri diretti interessati. Il profilo infatti è parecchio ingombrante e ostacola la visibilità dei piloti. Come se ciò non bastasse il processo riguardante la sua rimozione è piuttosto lungo e questo è un dato che non si è potuto dimostrare indifferente alla decisione della FIA. Ciò nonostante l’idea è diventata realtà. Basterebbe un solo incendio a mettere ancora di più in pericolo il pilota che, prima di poter scendere dalla sua vettura, deve attendere che l’Halo venga tolto, poi è obbligato a slacciarsi le protezioni all’interno dell’abitacolo e infine potrà evacuare.
Lo scopo è ovviamente quello di evitare o perlomeno ridurre i danni causati da gravi incidenti, che in F1 ci sono sempre stati, dalle prime edizioni dei mondiali ad oggi, seppur in numero minore, ma non per questo non sono da intraprendere studi per trovare delle soluzioni che garantiscano la massima sicurezza dei piloti in pista.
Rimane ancora molta perplessità davanti a questa decisione, probabilmente votata a discapito dello Shield, equipaggiato alla vettura di Sebastian Vettel nelle prove libere a Silverstone lo scorso weekend, considerato un progetto da bocciare per la scarsa visibilità e per il fatto che il vetro si oscura facilmente.
(due esempi di Shield, montato sulla Ferrari SF70H durante le prove libere del GP di Silverstone 2017)
Per quanto riguarda l’estetica e l’influenza sulle prestazioni invece, per la prima è vero: le vetture con l’Halo sono decisamente peggiorate, sulla seconda non ci sono grosse differenze in termini di velocità e tempo sul giro, ma i veri dati si avranno a mano a mano che le monoposto lo proveranno in pista.
Alessandro Cendron