LE PIAGHE DI VETTEL, MA ORA RISCHIA GROSSO: “PENALITÀ ASSURDA”

Hanno fatto discutere non poco le decisioni prese dalla FIA ai danni di Vettel in seguito alla manovra inaspettata di Hamilton e alla reazione pronta del tedesco.

10 Secondi di stop and go in gara, 3 punti di penalità dalla Superlicenza e il danno morale per una mancata sanzione ai danni dell’inglese, questi le “piaghe” contro il pilota della Ferrari, leader del mondiale.

Tutto nasce sotto regime di safety car: Hamilton, in testa, frena inaspettatamente in uscita dalla curva-15 e Vettel lo tampona. In molti dicono, tra cui anche Ivan Capelli durante la telecronaca: “In quei casi, dopo aver affrontato una curva si deve accelerare, non frenare…”.

Chi non è d’accordo, oltre al diretto coinvolto è anche ovviamente la direzione gara e Bernie Ecclestone, quest’ultimo infatti ha difeso il britannico: “Sono cose che possono capitare in una gara di Formula 1, Hamilton stava solo cercando di mettere il suo rivale in difficoltà frenando, poi Sebastian ha reagito per fargli ben intendere che aveva capito il suo proposito”.

È stato poi deciso di non penalizzare l’autore della manovra, Lewis Hamilton. Infatti riguardando la telemetria si sono accorti che il pilota Mercedes non aveva frenato in maniera totalmente imprevista, ma che era rimasto nei limiti degli altri giri effettuati dietro alla safety car.

Tegola a Maranello non proprio digerita nel migliore dei modi, durante la gara il responsabile delle comunicazioni Alberto Antonini ha affermato: “La manovra di Sebastian punita perché fuori sicurezza? Beh, guidare con una mano sola a più di 300 km/h non mi pare così sicuro…”.

“Non andremo a recriminare, perché non è nella nostra indole - ha spiegato il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene – certo è che prima è avvenuto l’incidente tra i due finlandesi poi quello di Seb, siamo in F1 o al Colosseo? In quest’ultimo caso modificheremo leggermente la monoposto…”.

Poi ha aggiunto: “Oggi abbiamo fatto del nostro meglio, ma purtroppo non è andata come speravamo, in Austria ci tenteremo ancora. Bisogna dire che i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro e Vettel aveva un motore vecchio, mentre i meccanici hanno riparato la vettura di Kimi in un batter d’occhio. Noi siamo così: parliamo poco e lavoriamo molto. Comunque non ne creeremo una protesta o delle critiche, parrebbe soltanto una scusa. E comunque nel dubbio non si dà mai ragione alla Ferrari…”.

E ora le parole del diretto protagonista, Sebastian Vettel: “Lewis frenando è stato pericoloso, corriamo da adulti, così semplicemente non si deve fare, diteglielo voi. Ci siamo danneggiati a vicenda: io l’ala, lui il fondo. La monoposto era molto forte e il passo gara ottimo. Devo ancora capire perché a me abbiano dato 10 secondi di penalità e a lui nulla…”.

Mancano solo 3 punti ora alla squalifica di un Gran Premio per Seb che, nel caso in cui non dovesse causare alcun incidente o commettere infrazioni, potrebbe tornare più tranquillo riacquisendo altri 2 punti.

Alessandro Cendron